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Record al Cardarelli, 9 minuti per salvare paziente dall’ictus: è tra i centri migliori d’Europa

L’ospedale Cardarelli di Napoli raggiunge un altro importante traguardo nell’assistenza ai pazienti colpiti da ictus: dall’ingresso al pronto soccorso all’inizio del trattamento farmacologico mentre si fa la Tac trascorrono soltanto nove minuti.

Record di velocità per ictus al Cardarelli di Napoli: solo 9 minuti

Il caso si è verificato qualche giorno fa quando, in piena notte, un’ambulanza del 118 dell’area flegrea ha allertato la Neurologia stroke del Cardarelli per l’arrivo in pronto soccorso di un uomo di 83 anni con sintomi di ictus, improvvisi problemi di linguaggio ed una emiparesi sul lato destro.

Seguendo la procedura, la neurologa di turno, Claudia Cuccurullo, ha accolto il paziente in acceso al Pronto Soccorso e, confermando la diagnosi, ha accompagnato d’urgenza il paziente in sala Tac per fare l’esame. Già mentre si concludeva la Tac il paziente – cui avevano preso l’accesso venoso in ambulanza e le cui generalità erano state acquisite nel trasporto – ha iniziato il trattamento farmacologico. Grazie alla velocità nel trattamento, il paziente è stato salvato, scongiurando il rischio di gravi disabilità, e dopo appena due giorni è stato dimesso.

“Ringrazio i colleghi che portano avanti l’attività della stroke unit con passione e competenza, garantendo cure rapidissime ai pazienti che subiscono un ictus. Il nostro ospedale tratta oltre 300 ictus ischemici ogni anno e, grazie al lavoro dei nostri operatori, il tempo medio di trattamento di questa patologia dall’accesso al Pronto Soccorso alla terapia farmacologica è di circa 37 minuti per la trombolisi endovenosa. Si tratta di tempi e numeri eccezionali che pongono la nostra struttura tra le prime in Europa in questo specifico ambito. Nel trattamento dello stroke, l’organizzazione è parte della terapia; per questo è importante fare rete coi colleghi del 118, con quelli del Pronto Soccorso e coi quelli della Neuroradiologia che, quando la terapia farmacologica non basta, intervengono con procedure di radiologia interventistica” – ha dichiarato Vincenzo Andreone, direttore dell’unità di Neurologia – Stroke Unit del Cardarelli.

La rete Ictus in Campania è stata ridisegnata lo scorso agosto ed ha permesso una riorganizzazione di tutte le attività, confermando il ruolo centrale dell’ospedale Cardarelli per il trattamento di questo tipo di patologia

“In Campania il trattamento dell’ictus è profondamente cambiato grazie ad una riorganizzazione della rete assistenziale che ha permesso alla nostra regione di fare un balzo in avanti nel trattamento tempestivo di questa patologia, garantendo grandi benefici ai pazienti. Il Cardarelli ogni anno viene riconosciuto dalla Società Europea dello stroke unit come un centro di assoluta eccellenza per la velocità e la competenza nel trattamento dell’Ictus. Tale risultato è frutto di un lavoro di equipe che diventa ancora più prezioso in considerazione degli altissimi numeri di pazienti trattati per questo tipo di patologia ogni anno. La grande esperienza del nostro ospedale in questo ambito è centrale in una rete assistenziale che ha come priorità la velocità e la competenza. Mi complimento coi colleghi che con professionalità, passione e dedizione lavorano per garantire questi importanti risultati assistenziali, contribuendo in modo significativo a determinare un importante cambio di passo nel trattamento precoce della patologia ischemica” – ha commentato Antonio d’Amore, Direttore Generale del Cardarelli:

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre