Foto: Vincenzo Pirozzi
Avrebbe intenzione di lasciare Napoli l’attore e regista Vincenzo Pirozzi, a seguito del ferimento di suo figlio Giulio, 22 anni, nel corso di un agguato avvenuto pochi giorni fa in via Sanità.
Giulio, incensurato, si trovava insieme ad un amico, già noto alle forze dell’ordine, quando un terzo uomo, a bordo di uno scooter, avrebbe esploso alcuni colpi di pistola. Per i due giovani, rimasti feriti, si sarebbe reso necessario il ricovero in ospedale.
Il 22enne è figlio dell’attore e regista Vincenzo Pirozzi (a sua volta figlio dell’ex boss della Sanità ma che ha deciso di dedicare la sua vita all’arte e alla legalità), fratello di Giuseppe, particolarmente conosciuto per il suo ruolo di Micciarella in Mare Fuori.
“Non avrei mai creduto di poterlo dire, ma devo tutelare i miei figli. Questa città non ci merita. In passato ho salvato circa 150 ragazzi dalla cattiva strada. Oggi non ha più senso vivere qui, ho dato tanto alla città e al quartiere dove sono nato, cresciuto e vivo tuttora, ma adesso basta. Si parla di rinascita ma si continua a sparare come fosse un gioco” – ha detto Vincenzo Pirozzi a Il Mattino.
“Mio figlio era rientrato intorno alle 23:30 da una partita di calcio e aveva deciso di uscire di nuovo per intrattenersi a bere qualcosa con gli amici. Io e mia moglie non siamo riusciti a dissuaderlo ma lui scherzando ci ha detto ‘ma su, chi volete che mi spari?’. Solo il destino ha voluto che oggi non piangessimo un’altra tragedia”.
“Giulio era davanti ad un locale di fronte al murale che raffigura Totò e Peppino, quando sono arrivati due giovani in sella a uno scooter bianco. Uno di loro ha iniziato a sparare in aria e un proiettile ha raggiunto Giulio, che era di spalle e ha iniziato a fuggire per ripararsi dai colpi, senza accorgersi di essere stato ferito. Solo rialzandosi, come ci ha raccontato, vedendo il sangue che perdeva dalla gamba destra si è reso conto di cosa fosse successo”.
“Sono rimasto nonostante mi abbiano portato via un padre e nonostante stessero per portarmi via una moglie e un figlio che stava per nascere (Giuseppe, ndr). Ora ho rischiato di perdere mio figlio maggiore, perché nessuno fa niente”.
“Quando è stata data la notizia dell’agguato alla Sanità, tutti sono puntualmente tornati a sottolineare la mia storia, il mio cognome. Nessuno che abbia invece ricordato che io e mia moglie abbiamo cresciuto i nostri due figli con sacrifici e valori sani. Oggi Giulio lavora come runner nelle produzioni tv e cinematografiche e Giuseppe, il più piccolo, sta facendo una bella carriera di attore. Sono due ragazzi onesti e perbene che hanno studiato” – ha concluso.