Un agente della polizia penitenziaria in servizio presso l’istituto penale minorile di Nisida, a Napoli, è stato arrestato con l’accusa di aver compiuto atti sessuali su un detenuto minorenne.
La notizia è stata confermata da una nota ufficiale del Ministero della Giustizia. Il provvedimento, che prevede la detenzione domiciliare, è stato notificato al termine di un’indagine interna condotta dal Nucleo investigativo centrale e dal Nucleo investigativo regionale di Napoli della polizia penitenziaria.
A commentare l’accaduto è stato il capo del Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità, Antonio Sangermano:
“Ho trasmesso notizia di reato al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, formulando richiesta per l’adozione di misure rigorose. Si tratta di un’ipotesi investigativa di inaudita gravità”.
Sangermano ha inoltre sottolineato che il Dipartimento, come sempre, ha agito con tempestività, nel rispetto del principio di immediata denuncia di ogni presunta violazione, indipendentemente da chi ne sia responsabile.
Le indagini proseguono per chiarire l’esatta dinamica dei fatti e verificare eventuali ulteriori responsabilità.