Esplosione in via Foria
Si chiama Luigi Peluso l’uomo che nella serata di ieri, 25 giugno, ha rischiato la vita per salvare una donna rimasta intrappolata sotto le macerie, a seguito dell’esplosione avvenuta in un deposito di via Peppino De Filippo, a Napoli, nei pressi di via Foria.
Mentre tutti fuggivano o restavano impietriti, pensando forse a un attentato terroristico o a un regolamento di conti, Luigi correva verso l’ignoto, verso il pericolo, allertato dalle urla strazianti di una donna.
Senza esitare un istante, Luigi ha raggiunto il luogo dell’esplosione e si è dato da fare per trarre in salvo la vittima, affiancato dai Vigili del Fuoco sopraggiunti poco dopo. In pochi istanti, l’edificio ha subito un secondo crollo: se l’uomo avesse atteso anche solo qualche secondo in più, quella donna probabilmente avrebbe perso la vita.
A raccontare questa meravigliosa storia di solidarietà è stato il deputato Francesco Emilio Borrelli, giunto sul posto per incontrare la figlia del signor Peluso e documentare il lavoro incessante dei soccorritori, che hanno estratto quattro feriti e purtroppo una vittima. A perdere la vita è stato il 57enne Giovanni Scala.
“Luigi è davvero una persona coraggiosa, un eroe, l’emblema di quella napoletanità autentica che oggi sembra sempre più rara. Mentre tutti, legittimamente, fuggivano, lui correva verso il pericolo per salvare una vita. Un uomo così, di questi tempi, è una rarità” – ha dichiarato Borrelli.
“Ciò che invece è eticamente discutibile è l’atteggiamento di alcune attività ristorative della zona confinanti con il luogo della tragedia, che hanno continuato a lavorare come se nulla fosse, così come quello dei clienti seduti a tavola. Banchettare e brindare mentre a pochi metri si scava per recuperare dei corpi non è esattamente il massimo del rispetto”.
“Se l’incidente poteva essere evitato bisognerà intervenire con decisione. Per ora resta solo un profondo dolore per la persona deceduta, per gli sfollati e per chi ha subito danni, una ferita nella città” – ha concluso Borrelli.