Brahim, morto mentre lavorava a Bologna
Si chiamava Brahim Ait El Hajjam, il 47enne di origini marocchine morto a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, dopo essersi sentito male per il caldo forte sul posto di lavoro. Una tragedia che pone ancora una volta l’attenzione sui rischi connessi alle elevate temperature per chi lavora all’aperto.
Residente da anni nel Trevigiano, il 47enne era il titolare di un’azienda di pavimenti di Loria, dove risiedeva con la moglie e i tre figli di 23, 19 e 14 anni. Sarebbe stato colpito da un malore mentre stendeva il calcestruzzo nel parcheggio di una scuola a San Lazzaro di Savena.
Stando a quanto emerso, attraverso il racconto di colleghi e testimoni, l’uomo si sarebbe accasciato al suolo improvvisamente, perdendo la vita in pochi istanti. L’ipotesi è quella di un probabile infarto, dovuto allo sforzo, unitamente alle temperature elevate registrate nelle ore di punta.
Nonostante l’arrivo dei soccorsi, purtroppo, per il 47enne non c’è stato nulla da fare. Sarà ora l’esame autoptico a chiarire con esattezza le reali cause del decesso. A seguito della tragedia sul posto sono giunti i carabinieri e i tecnici dello Spisal per i consueti rilievi del caso.
Una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità, dove Brahim e i suoi familiari si erano perfettamente integrati, e ha riportato nuovamente alla ribalta l’importanza di dotarsi di un apposito piano per la tutela dei lavoratori edili nel periodo estivo.