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Uccide il fratello e si toglie la vita, cosa è successo: la scoperta della malattia e il gesto estremo

Si nasconde una storia di dolore e solitudine dietro l’omicidio avvenuto ieri a Napoli, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, dove due fratelli sono stati ritrovati morti in casa: alla base dell’assassinio, seguito dal gesto estremo, vi sarebbe la scoperta di una grave malattia.

Fratelli trovati morti a Napoli: cosa è successo

Raffaele, ex guardia giurata di 77 anni, si prendeva cura del fratello malato, Franco, 80enne ed ex sagrestano. Stando a quanto emerso da una prima ricostruzione, fornita da Il Mattino, aveva di recente scoperto di essere a sua volta affetto da una grave patologia, che probabilmente gli avrebbe impedito di accudire il congiunto.

Di qui la decisione di impugnare la pistola, regolarmente detenuta, per scendere al piano di sotto, dove abitava il fratello, stroncando la vita di entrambi: avrebbe prima ucciso l’80enne per poi togliersi la vita tragicamente. A lanciare l’allarme sarebbe stata la moglie di Raffaele che, non vedendolo rientrare, si sarebbe precipitata presso l’abitazione del cognato.

“Forse è proprio per questo motivo che ha compiuto un gesto così estremo, forse aveva paura di non poterlo più aiutare. Franco era una persona sola, malata e il fratello lo accudiva. Tra loro c’erano a volte anche delle questioni e litigi” – hanno raccontato alcuni conoscenti a Il Mattino.

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre