Una lite degenerata in tragedia quella avvenuta nella notte tra lunedì e martedì in un appartamento di via Caselle, località Spugnata, a Santa Lucia di Cava de’ Tirreni. Vincenzo Romano, 40 anni, operaio nel settore edile, ha aggredito la moglie Veronica Casaburi, 34 anni, colpendola con sette coltellate al collo, alla schiena e all’addome.
La donna, gravemente ferita, è riuscita a rifugiarsi nell’abitazione dei genitori, nello stesso stabile, chiedendo aiuto prima di perdere i sensi.
Romano, subito dopo l’aggressione, ha tentato di togliersi la vita con una coltellata alla gola, mentre i due figli della coppia – una bambina di 10 anni e un bambino di 2 – dormivano nelle loro stanze.
L’intervento tempestivo dei soccorsi e della polizia ha evitato il peggio. La donna è stata operata d’urgenza all’ospedale “Santa Maria dell’Olmo” di Cava, dove è stata stabilizzata e trasferita nel reparto di chirurgia. Le sue condizioni, seppur gravi, non sembrano mettere in pericolo la sua vita.
Anche il marito, inizialmente in condizioni stabili, ha avuto un peggioramento che ha reso necessario un delicato intervento chirurgico alla giugulare, eseguito da un’équipe vascolare proveniente dal “Ruggi” di Salerno.
Vincenzo Romano è attualmente piantonato in ospedale ed è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato dal vincolo familiare. I due figli sono stati affidati ai familiari.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dalla Questura di Salerno, la coppia viveva da tempo un rapporto conflittuale, segnato da continue discussioni e dalla crescente gelosia dell’uomo, che era arrivato a controllare il telefono della moglie. La violenta esplosione di rabbia sarebbe scaturita da uno di questi confronti.
La comunità di Santa Lucia è sotto shock. In molti faticano a credere a quanto accaduto, descrivendo la coppia come una famiglia apparentemente unita.
Tuttavia, questa tragedia richiama drammaticamente alla memoria altri episodi di violenza domestica avvenuti nella zona, come il femminicidio del 2018, quando Nunzia Maiorano fu uccisa con 47 coltellate dal marito.
La vicenda riaccende l’attenzione su un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso: quello della violenza tra le mura domestiche, che spesso si consuma nel silenzio e nella solitudine delle vittime.