Virus delle zanzare
Aumentano in Campania i casi di West Nile, il virus trasmesso dalle zanzare conosciuto anche con il nome di “Febbre del Nilo” che è stato rilevato in alcuni pazienti afferenti alle Asl di Napoli e Caserta.
L’ultimo bilancio contava ben 12 casi, con 8 pazienti ricoverati in ospedale e ben 4 in terapia intensiva. Si tratta di positività rilevate prevalentemente tra le Asl di Caserta e l’Asl Napoli 3. Bisogna, tuttavia, sottolineare che si tratta di un virus che nella maggior parte dei casi tende a risolversi in maniera innocua e solo in presenza di particolari condizioni (malattie pregresse, età avanzata e simili) può dare luogo a quadri clinici abbastanza gravi.
La febbre del Nilo è causata da un virus che ha come serbatoi gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Isolata per la prima volta in Uganda, è diffusa in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. Negli ultimi anni sta circolando anche in Italia e soprattutto in queste ultime settimane si è particolarmente diffusa anche in Campania.
Il periodo di incubazione, dal momento della puntura della zanzara infetta, varia dai 2 ai 14 giorni, estendendosi a 21 per le persone con deficit a carico del sistema immunitario. Come riportato nella nota diffusa dalla Regione Campania, generalmente si presenta senza sintomi (nell’80% dei casi) oppure con disturbi lievi (20% dei casi) come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Solo in rari casi può accompagnarsi a sintomi neurologici: nello 0,6% di casi il virus può provocare gravi forme neurologiche quali encefalite, meningoencefalite o paralisi flaccida.
Nei casi lievi i sintomi tendono a scomparire nel giro di pochi giorni o una settimana. In quelli più gravi diventa necessario ricorrere all’ospedalizzazione. La diagnosi viene prevalentemente effettuata attraverso test di laboratorio (Elisa o Immunofluorescenza) effettuati su siero e, dove indicato, su fluido cerebrospinale, per la ricerca di anticorpi del tipo IgM.
Di seguito una serie di raccomandazioni per proteggersi e prevenire l’insorgenza del contagio:
Se si manifestano uno o più sintomi riconducibili al West Nile bisogna rivolgersi al proprio medico o pediatra. Per segnalare la presenza di volatili morti è possibile contattare il numero della Protezione Civile Regionale: 800232525.