Giovanni Marchionni, il ragazzo di Bacoli morto in Sardegna
Traspare ancora un velo di incertezza sul decesso di Giovanni Marchionni, il ragazzo di 21 anni, originario di Bacoli, morto in Costa Smeralda, a bordo di un’imbarcazione. A chiedere a gran voce verità e giustizia per il giovane è stata la mamma.
Il giovane sarebbe stato ritrovato privo di vita nella cabina di prua di un motoscafo ormeggiato nel porticciolo della Marina di Portisco. L’autopsia avrebbe già escluso sia l’eventualità di un malore improvviso sia la mancata assunzione di alcuna sostanza stupefacente.
“Ci stringiamo ancora piu forte ad Ines, mamma di Giovanni Marchionni, che con un toccante e composto appello social chiede solo una cosa. La verità. ‘Io voglio sapere perché è morto’. Tutta la comunità bacolese, e tutti coloro che hanno preso a cuore questa storia di grande dolore, è compatta al fianco della famiglia del giovanissimo lavoratore che ha perso la vita su uno yacht in Sardegna. Lo scorso 8 agosto” – ha dichiarato il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione.
“Oggi, nel porto di Marina di Portisco, si terrà la perizia al vano motore ed ai bagni della barca sotto sequestro, su cui è morto Giovanni, disposta dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo. Oggi, verrà a galla un nuovo pezzo di verità su questa storia ancora ricca di troppe ombre. Mentre la direzione generale dell’Inail Campania ha avviato un’indagine per accertare l’eventuale sussistenza di un infortunio sul lavoro. Di morte sul lavoro”.
“Siamo tutti assolutamente fiduciosi dell’operato della magistratura. C’è però una cosa che non si può più accettare. Ascoltare gli avvocati dei proprietari dello yacht dire che questo angelo bellissimo, diventato figlio di tutti? era su quello yatch, in Costa Smeralda, in vacanza. Non si può ripetere una bugia mille volte, sperando che diventi la verità. Non ve lo consentiremo. Giovanni era lì per lavorare. Punto. Adesso diteci cosa è successo“.