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Tina uccisa a 47 anni, l’ex confessa. Il sindaco: “I suoi 3 bimbi perdono la persona più cara”

Avrebbe confessato di aver ucciso la compagna il 36enne accusato dell’omicidio di Tina Sgarbini, la donna di 47 anni ritrovata morta nel suo appartamento di Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno. Si conferma così la pista dell’omicidio ipotizzata inizialmente dagli inquirenti.

Tina uccisa a Montecorvino: l’ex ha confessato

Stando a quanto emerso, a seguito del delitto, l’uomo si sarebbe dato alla fuga ma, grazie alla testimonianza di un residente e ai filmati delle telecamere di videosorveglianza, sarebbe stato fermato dai carabinieri a poca distanza dall’abitazione della vittima.

Nel corso dell’interrogatorio, reso nell’udienza di convalida, il 36enne avrebbe confessato le sue responsabilità. Avrebbe anche lasciato una lettera sul davanzale dell’appartamento dei suoi genitori ammettendo di “aver perso la testa” e lasciando indicazioni su un ipotetico funerale, quasi a voler annunciare un ipotetico suicidio. Il gip del Tribunale di Salerno ha convalidato il fermo consentendo il trasferimento dell’imputato in carcere.

Quanto alle modalità dell’omicidio, il medico legale Marina D’Aniello, a Il Corriere del Mezzogiorno, ha rivelato: Potrebbe essere stata strangolata o potrebbe esserle stato messo qualcosa in bocca, ma siamo nel campo delle ipotesi. Le certezze le avremo dopo l’autopsia”.

“Tina, una madre di tre figli, strappata alla vita in modo così brutale. Il nostro pensiero va alla sua famiglia e ai suoi bambini, che ora dovranno affrontare la cara perdita della persona più cara. Che la terra ti sia lieve, Tina. Riposa in pace” – è la nota diffusa dal sindaco di Montecorvino, Alessandro Chiola.

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre