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Violenza shock sul lungomare, Raffaella: “Aggredita dal branco, la gente guardava”

«Sbucavano dappertutto, non smettevano di colpirci. Ci hanno aggredito e picchiato, mentre la gente attorno guardava senza muovere un dito». È il racconto di Raffaella, 29 anni, vittima dell’ennesimo episodio di violenza sul lungomare di Napoli. Con lei, un uomo di 40 anni e suo figlio di 16, gli unici ad aver tentato di difenderla. Il ragazzo è finito in ospedale con una ferita al polpaccio, probabilmente causata da una coltellata.

La dinamica

L’episodio si è verificato nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 3.50, nella zona degli chalet di via Caracciolo. Una ventina di giovani, tra i 16 e i 25 anni – tra loro anche una donna – ha preso di mira Raffaella dopo un banale diverbio legato al parcheggio selvaggio di alcune auto. La ragazza aveva chiesto di spostare un veicolo che le impediva di rientrare a casa. La protesta è bastata per scatenare la violenza.

Accerchiata dal gruppo, Raffaella è riuscita a fuggire a bordo della propria auto, incontrando poco dopo un amico e il figlio sedicenne. Padre e figlio hanno cercato di proteggerla, ma i tre sono stati nuovamente raggiunti e aggrediti. Colpi, minacce e l’uso di un coltello hanno trasformato la notte in un incubo.

L’intervento e i soccorsi

La polizia è stata allertata da un uomo che aveva in auto il giovane ferito. Il sedicenne, residente in via Coclite, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Paolo per una ferita lacero-contusa al polpaccio. Il padre, seppur illeso, era sotto shock.

La testimonianza

«Ero lì anche quella notte in cui uccisero Francesco Pio Maimone, e ho rivisto le stesse scene», ha dichiarato Raffaella agli inquirenti. «La cosa che mi fa più male è che tante persone hanno assistito, ma nessuno è intervenuto».

Le indagini

Il prefetto Michele di Bari ha convocato d’urgenza il comitato per l’ordine pubblico, annunciando un potenziamento dei controlli nella zona della movida, troppo spesso teatro di violenze e illegalità. Le indagini sono ora concentrate sull’identificazione dei membri del branco che ha seminato panico e terrore sul lungomare di Napoli.