Ciro Rapuano, uomo ucciso dalla moglie a Napoli
Proseguono le indagini sul delitto di Ciro Rapuano, l’uomo di 59 anni ucciso dalla moglie, Lucia Salemme, nella loro abitazione di Forcella, a Napoli. Gli inquirenti hanno acquisito alcune dichiarazioni rilasciate via social dai parenti della vittima che alluderebbero alla scomparsa di una ingente somma di soldi come movente dell’omicidio.
L’omicidio risale alla notte del 4 settembre quando, pare al culmine di un litigio, la donna avrebbe accoltellato il marito in camera da letto. Subito dopo, avrebbe lei stessa allertato le forze dell’ordine per poi finire in ospedale per le ferite riportate nella colluttazione.
La Salemme ha dichiarato di aver agito semplicemente per legittima difesa, proteggendosi da quell’uomo che, a sua detta, avrebbe voluto colpirla. La donna, infatti, ha parlato di anni di vessazioni e violenze subite, da parte del marito, mai denunciate.
I primi accertamenti effettuati sul corpo della vittima, però, fanno strada ad altre piste di indagine. Rapuano avrebbe incassato ben 60 coltellate, un numero molto alto per delineare un quadro di legittima difesa. Di qui l’entrata in scena dei parenti dell’uomo che hanno fornito una seconda versione: alla base dell’aggressione vi sarebbe una somma di soldi, circa 400 mila euro scomparsi dall’abitazione. Al momento, tuttavia, non è seguito alcun riscontro da parte degli inquirenti.