Gigi D'Alessio
Direttamente dal palco di Piazza del Plebiscito, Gigi D’Alessio, il celebre cantante partenopeo, ha lanciato il suo grido di dolore per quanto sta accadendo a Gaza, soffermandosi in particolar modo sulla necessità di proteggere i bambini da questa strage continua.
“Nella Striscia di Gaza vogliono costruire alberghi, ristoranti, palazzi, piscine, ma per fare cosa? Per fare i soldi. Ma chi, con quale coraggio, può comprarsi qualcosa dove ci sono stati migliaia e migliaia di morti e di bambini uccisi? Ma che avete al posto del cuore? Un sacchetto della spazzatura” – ha detto il cantante nel corso di una delle sue ultime serate in Piazza del Plebiscito, dove sta tenendo una serie di concerti.
“Lo so forse servirà a poco quello che stiamo dicendo, però siamo tante voci. Tanti miei colleghi lo fanno. Abbiamo iniziato da tanto tempo perché ogni tanto bisogna anche avere il coraggio. La vita non ha religione, non ha partito, non ha Comune, non ha nazione. Un bambino di Gaza è uguale a un bambino napoletano. Un bambino ucraino è uguale a un bambino napoletano“ – ha concluso tra gli applausi del pubblico.
Un appello lanciato da tanti altri artisti della scena musicale nazionale e da molti personaggi dello spettacolo a seguito dei continui attacchi che hanno ormai messo in ginocchio i civili palestinesi. Il dato sui decessi è impressionante – si contano oltre 20.000 bambini morti – così come quello delle persone, bambini compresi, che rischiano la vita per malnutrizione.