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Ora Trump sogna il Nobel per la Pace, tra i suoi “sponsor” c’è Salvini. Candidata anche Greta Thunberg

Donald Trump potrebbe ricevere il Nobel per la Pace senza aver portato pace: mentre a Gaza si festeggiava l’accordo, l’esercito israeliano bombardava i civili in giubilo.

Nobel per la Pace, Trump candidato: Salvini lo sostiene

Donald Trump, noto per molte cose — discorsi infuocati, proclami sui muri, tweet memorabili — ora potrebbe puntare al Premio Nobel per la Pace 2025. Ne è tra i 338 candidati ufficiali — sì, avete letto bene, trecentotrentotto, una delle liste più lunghe da quando esiste il premio — in un elenco che include attivisti, leader mondiali e persino Greta Thunberg oltre alla relatrice ONU campana Francesca Albanese.

Il tycoon americano non nasconde le sue ambizioni: attribuisce a sé il merito di aver “risolto otto guerre” e si proclama uomo della conciliazione globale.

Nei giorni scorsi, le famiglie degli ostaggi israeliani hanno addirittura chiesto che sia lui a ricevere il riconoscimento, lodando il suo ruolo nelle trattative di Gaza. E figure politiche come Matteo Salvini lo hanno sostenuto apertamente, dichiarando che se “le armi finalmente taceranno, Trump merita il Nobel”.

La falsità dei salotti, la verità dei fatti

Ma, da qualche parte nel Nord Europa, c’è un comitato norvegese che prende sul serio i criteri del testamento di Alfred Nobel: pace duratura, cooperazione internazionale, disarmo.

Diversi esperti ritengono che, al di là della pompa mediatica e delle ambizioni personali, il dossier Trump presenti aspetti troppo contraddittori.

Tant’è che da qualche altra parte più a sud, sulla sponda orientale del Mediterraneo ed esattamente sulle coste palestinesi, l’azione pacificatrice di Trump funziona talmente bene che il Global Movement per Gaza ha annunciato la morte di 50 civili nella zona di Al Sabra in un bombardamento israeliano su un quartiere residenziale. Cinquanta palestinesi inermi che stavano festeggiando, secondo la fonte, proprio il “cessate il fuoco”.

Nobel per la Pace, oggi la proclamazione

Anche il Comitato stesso ha sottolineato che la valutazione è basata più sulle opere concrete che sulle dichiarazioni altisonanti.

Così, tra una nomination e l’altra, Trump può continuare a presentarsi come pacificatore universale — magari con un sorriso plastico e uno slogan pronto da usare su Truth.

Intanto, Oslo attende. Mancano pochissime ore alla proclamazione ufficiale prevista per oggi, 10 ottobre alle ore 11. E Trump… sogna. Nell’attesa, qualcuno potrebbe scrivere un libro: “Come ottenere un Nobel senza essere pacificatore”.

Sono nato mentre il Napoli vinceva il suo primo scudetto. Un "odi et amo" con questa terra, lungo una vita intera. Foto, videomaker, scrittura: do ossigeno a tutti i mezzi che mi consentono di raccontare la realtà, la mia realtà. Per i social sono #ilmennyquoditiano