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Si registra un altro triste caso di femminicidio in Italia, stavolta alla periferia Nord di Milano, dove ha perso la vita Pamela Gemini, una donna di soli 28 anni, uccisa a coltellate dal compagno 52enne.
Il dramma si sarebbe consumato intorno alle 22 della serata di ieri, martedì 14 ottobre, quando la donna sarebbe stata trascinata sul terrazzino del suo appartamento e aggredita mortalmente, sotto gli occhi increduli dei vicini che hanno lanciato l’allarme urlando: “L’ammazza, l’ammazza”.
All’arrivo delle forze dell’ordine, purtroppo, la 29enne è già priva di vita, riversa sul pavimento, mentre il compagno, con ancora il coltello tra le mani, prima di essere bloccato dagli agenti, avrebbe tentato di togliersi la vita con due tagli alla gola. Attualmente è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Niguarda.
Alla base dell’aggressione vi sarebbe la volontà da parte della ragazza di mettere fine a quella relazione. Lei stessa si sarebbe confidata con l’ex fidanzato che, stando a quanto rende noto Il Corriere, rivolgendosi all’equipaggio di una pattuglia giunta in zona avrebbe rivelato: “Sapevo che lei voleva liberarsi di lui, voleva lasciarlo”. Proprio, lui, inoltre, avrebbe sollecitato l’intervento del 112 dopo una telefonata ricevuta, poco prima della tragedia, dalla vittima.
“Abbiamo sentito, fortissime, le sue urla. Gridava ‘aiuto, aiuto'” – ha raccontato una delle vicine. Pare che all’arrivo della prima pattuglia, la donna fosse ancora viva: avrebbe risposto lei al citofono, fingendo si trattasse di Glovo, probabilmente per nascondere al 52enne l’arrivo dei poliziotti. Al momento dell’irruzione, però, Pamela era già in fin di vita: lui si sarebbe accanito ancora contro il suo corpo martoriato.
Probabilmente, si era presentato a casa di Pamela per parlare della loro storia, che stava attraversando un momento di crisi.