Il 13 giugno 2023, ai Quartieri Spagnoli di Napoli, una madre segnala alla baby sitter la propria esasperazione: il figlio, con gravi problemi comportamentali, continua a lanciare oggetti dal balcone, nonostante episodi simili già avvenuti in passato.
Un anno e tre mesi dopo, il 15 settembre 2024, quel timore si trasforma in tragedia. Chiara Jaconis, 30 anni, padovana, in vacanza a Napoli, viene colpita alla testa da una statuina di onice lanciata dal tredicenne. Entra in coma e muore due giorni dopo.
La Procura dei Minori, nella richiesta di non luogo a procedere firmata dal pm Nicola Ciccarelli, ricostruisce i fatti attraverso testimonianze di vicini, personale domestico, la psicologa del ragazzo e un sopralluogo nell’appartamento. I messaggi tra la madre e la baby sitter confermano che la famiglia era consapevole della pericolosità del minore.
Essendo sotto i 14 anni, il ragazzo non è imputabile; la decisione del gip è attesa il 18 dicembre, mentre la posizione del fratello è stata archiviata.
La procura ordinaria indaga invece i genitori per cooperazione in omicidio colposo, accusandoli di non aver adottato adeguate misure di vigilanza per impedire al figlio di accedere al balcone e maneggiare oggetti pericolosi. Negli ultimi giorni è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini.