Due arresti per droga, due quartieri diversi, due età anagrafiche distanti, due storie accomunate dall’esigenza di far passare lo spaccio attraverso persone insospettabili.
Niente scenari epici, nessun maxi-sequestro da film. Solo due storie ordinarie – e forse proprio per questo più inquietanti – che raccontano come oggi lo spaccio a Napoli passi sempre più attraverso persone senza precedenti, lontane dai profili classici dei pusher conosciuti dalle forze dell’ordine.
I carabinieri, in due operazioni distinte tra Ponticelli e il rione Toiano di Pozzuoli, hanno arrestato due incensurati: un 25enne che arrotondava in un deposito trasformato in “circoletto” improvvisato, e un 51enne malato oncologico, pensionato, trovato con oltre un chilo di hashish in casa.
Il primo intervento avviene nella zona orientale, in via Carlo Miranda. È quasi l’una di notte. Davanti a un locale adibito a deposito alcuni ragazzi si allontanano appena vedono la pattuglia.
Dentro, i militari trovano cicche, fumo denso e 40 confezioni termosaldate di cocaina nascoste tra vecchie valigie. Nella scrivania, 175 euro e materiale per il confezionamento. Il 25enne aveva “messo su un’attività” essenziale: poca roba, ma abbastanza per finire in carcere.
La seconda operazione colpisce di più, per la normalità con cui si presenta. I carabinieri della compagnia di Pozzuoli bussano alla porta di un 51enne pensionato perché malato oncologico.
Un profilo distante anni luce dall’immaginario del narcotrafficante. E invece, nella camera da letto, trovano dieci tocchetti di hashish e mezzo panetto, poi altri dieci panetti integri riposti vicino al letto. In tutto 1,130 kg di droga, con marchi “di moda” già noti nelle indagini sullo smercio.
Nel cassetto 130 euro, sul comodino uno smartphone con chat legate allo spaccio. Per lui sono scattati gli arresti domiciliari.
Senza eroismi né grandi retoriche, le due operazioni dicono qualcosa sul presente: lo spaccio non vive più solo nelle mani dei pregiudicati di quartiere. Scorre ai margini, entra nelle case, prende strade insospettabili. Anche quelle di chi, sulla carta, avrebbe tutt’altra battaglia da combattere.