Un luogo magico in cui lo chef ha deciso di aprire un ristorante e una struttura ricettiva. Le svastiche sono state prontamente rimosse ma le foto hanno fatto il giro dei social e sono arrivate al consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che le ha diffuse sul suo profilo Facebook. Queste le sue parole di condanna:
“Voglio credere che le svastiche disegnate sul muro e sull’insegna del resort del famoso chef, Antonino Cannavacciuolo, a Vico Equense, come segnalato da diversi cittadini, siano il frutto di una bravata indegna e non l’ennesimo vergognoso richiamo a un’ideologia che la storia ha già condannato ampiamente. Anche se le stesse sono state poi cancellate nel corso della giornata, si tratta in ogni modo di un gesto vergognoso da non sottovalutare. Imbrattare i muri con i simboli dell’odio razziale, della violenza e del razzismo offende un’intera comunità specie in un momento come quello che viviamo, con una dolorosa guerra alle porte dell’Europa”.
Un gesto da condannare sempre anche se si trattasse di una bravata. La svastica ricorda morti e torture prodotte dalla seconda guerra mondiale.