Ferdinando si era recato all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia lamentando dei dolori forti alla testa. Il giovane era poi tornato a casa, ma poiché le sue condizioni erano peggiorate era tornato in ospedale, venendo quindi ricoverato. Grazie ad alcuni accertamenti i medici hanno scoperto che il giovane era affetto dalla sindrome di Arnold-Chiari, descritta come “una malattia malformativa del sistema nervoso, presente alla nascita (congenita), che interessa il cervelletto, il tronco encefalico e la parte posteriore della scatola cranica (fossa cranica posteriore)”.
Dopo poche ore dalla diagnosi è purtroppo avvenuto il decesso, quando i dottori si stavano preparando sulla cura da adottare. La famiglia di Ferdinando Malafronte si è rivolta alle autorità per far luce sulla vicenda ed accertare eventuali responsabilità.
Il giorno 24 settembre, presso la parrocchia di Santa Maria Assunta in Cielo di via Nolana, a Pompei, hanno avuto luogo una cerimonia religiosa e una fiaccolata in sua memoria, cui hanno partecipato amici, conoscenti e familiari di Ferdinando. Il tutto è avvenuto all’esterno della chiesa e rispettando le regole sulla prevenzione del coronavirus.