“Finora ho accompagnato gli atleti negli impianti della scherma e del nuoto” dichiara Szabina. Infatti, la ragazza, conosce molto bene quali sono le esigenze degli atleti: lei stessa lo è stata.
“Da sportiva ho partecipato all’Universiade di Taipei due anni fa gareggiando come pattinatrice. A Napoli 2019 questa disciplina non c’è ma ho voluto ugualmente esserci e così mi sono candidata come volontaria.
“La cosa più bella di queste esperienze sportive internazionali è l’interazione con tanti coetanei da tutto il mondo. Con tanti si crea un rapporto di amicizia che dura oltre l’evento“.
A spingere Szabina a partecipare a Napoli 2019 è stato anche l’amore per l’Italia: “Ho visitato anni fa le principali città turistiche italiane. Sono già stata anche a Napoli. Amo tantissimo Piazza del Plebiscito perché oltre ad essere una grande piazza è oltretutto bellissima.
Attualmente vivo nel centro storico della città, un luogo suggestivo e molto antico, davvero affascinante. In Ungheria studio marketing all’Università e al termine dei miei studi vorrei lavorare in questo settore nell’ambito degli eventi legati allo sport”.
L’amore per lo sport, per l’integrazione, per l’amicizia e per l’Italia, hanno riportato la giovane Szabina alle Universiadi e a Napoli. Così, proprio come ci insegna la pattinatrice, lo sport non è solo gara, perdita o vittoria: lo sport è tutta la meravigliosa esperienza che si costruisce attorno ad iniziative come le Universiadi.