Nel corso di un intervento nel corso di Coffee Break, in onda questa mattina su La7, il sindaco di Napoli invece si è detto favorevole alla consegna di cibo a domicilio, per due ordini di motivi: il primo di tipo pratico, perché le persone si riverserebbero per strada e nelle botteghe per acquistare gli ingredienti, creando degli assembramenti. Il secondo è di tipo economico, poiché molte attività sono in ginocchio e la vendita dei prodotti pasquali sarebbe una boccata di ossigeno almeno per una parte di esse. Secondo Luigi de Magistris, fermo restando tutte le ordinanze e tutte le norme del caso, la consegna a domicilio potrebbe avvenire in assoluta sicurezza.
Nel corso della trasmissione è intervenuto anche il professor Andrea Antinori, infettivologo dello Spallanzani di Roma, che è stato interpellato dal presentatore Andrea Pancani proprio su questo tema. Egli ha affermato: “Assolutamente no, non c’è rischio e direi che può essere un’utile soluzione per evitare i sovraffollamenti nei supermercati che rappresentano potenzialmente un problema”.
Il professor Andrea Antinori dà dunque ragione al sindaco di Napoli, ma è emblematico quanto egli ha sottolineato: l’assembramento nei supermercati rappresenta un potenziale rischio di diffusione del contagio. Proprio delle ultime ore, ricordiamo, il comune avellinese di Lauro è stato messo in quarantena proprio con un provvedimento della Regione Campania. Otto persone, tutte facenti parte della stessa famiglia, sono risultate positive al coronavirus: gestiscono un supermercato e sono entrati in contatto, verosimilmente, con decine di persone, da qui la decisione del presidente Vincenzo De Luca.