violenza domestica donne
Quelli per violenza domestica possono essere irrogati a partire dall’analisi degli interventi delle forze di polizia operanti sul territorio o dei referti che provengono dagli ospedali (attraverso i quali si può comprendere che alcune lesioni non sono accidentali ma provocate), o anche perché un amico, un parente, un vicino di casa si fa avanti per segnalare la violenza che la vittima, per qualsiasi motivo, non riesce a denunciare.
Questo risultato è stato reso possibile dall’attività della Divisione Anticrimine della Questura che, dall’inizio dell’anno, ha analizzato ben 1060 segnalazioni e 130 nel solo mese di ottobre. In un anno delicato come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Coronavirus, questi dati suonano ancor più preoccupanti.
Il lockdown che abbiamo vissuto nella prima metà dell’anno e le restrizioni parziali che ancora continuiamo a vivere chissà per quanto altro tempo ancora, per tantissime persone significano restare tra mura domestiche in cui non tutto è rose e fiori.
Non sempre il focolare domestico è sinonimo di calore, tranquillità e protezione: le quattro mura più o meno grandi di un appartamento diventano spesso l’inferno peggiore in cui vivere. In un periodo come questo, insomma, non possiamo permetterci di dimenticare anche quest’altro tipo di vittime del virus.