Un legame diplomatico che poi sarebbe diventato anche culturale, politico ed economico: come dimenticare, per esempio, la visita a Pietrarsa dello zar Nicola I che manifestò l’intenzione di prendere a modello la fabbrica borbonica per il complesso ferroviario di Kronštadt. Non solo, altro segno dell’amicizia tra Napoli e Mosca è rappresentato dai Palafrenieri, le due statue equestri di bronzo realizzate dallo scultore russo Peter Jakob Clodt von Jürgensburg, donate nel 1846 a Ferdinando II delle Due Sicilie proprio dallo zar Nicola I. Le statue sono esposte ai lati della porta del giardino del Palazzo Reale di Napoli, sul lato verso il Maschio Angioino. Le stesse prendono anche il nome di Cavalli russi e la porta, a sua volta, è anche conosciuta come Porta dello Zar. Si tratta di statue identiche a quelle ancora oggi è possibile ammirare a San Pietroburgo, sul ponte Aničkov.