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Rogo Città della Scienza, dopo 9 anni c’è un condannato ma per il crollo: è l’ex custode

Sono ormai trascorsi 9 anni dal rogo che distrusse Città della Scienza e solo una persona è stata condannata. È infatti arrivata ieri la decisione della Corte di Appello di Napoli (V sezione, presidente Rovida, giudici a latere Gaudino e Diani) nei confronti del vigilante del complesso.

ROGO CITTA’ DELLA SCIENZA: CONDANNATO IL VIGILANTE PER IL CROLLO

L’uomo ha visto rideterminare la pena a 5 anni e 4 mesi di reclusione in relazione alla condanna inflitta per il reato di crollo e disastro doloso. Nessuna condanna invece per il rogo dato che si è deciso di non procedere per intervenuta prescrizione (precedentemente era stato condannato e poi assolto in appello). La Fondazione Idis Città della Scienza si è costituita parte civile al processo attraverso l’avvocato Giuseppe De Angelis.

L’INCENDIO

Era il 4 marzo 2013 quando gran parte della struttura del museo di Città della Scienza venne distrutta da un incendio che si stabilì fosse doloso. Una persona era presente, il custode, che oggi p stata condannata ma non per il rogo. Durante le indagini emerse che forse si trattava di qualcuno venuto dall’esterno anche senza la complicità di dipendenti interni:

“Non si può escludere che l’incendio sia stato provocato da qualcuno che si è introdotto nell’area museale dall’esterno, eventualmente tramite effrazione, approfittando del non funzionamento del sistema anti-intrusione, senza la necessità di complici interni che lo dovessero disattivare”.