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Rinasce la Villa Comunale di Napoli, partito il restauro delle prime 8 statue

Nuova vita per la Villa Comunale di Napoli. Proseguono i lavori di manutenzione del verde dopo anni di incuria e abbandono, in attesa del progetto complessivo di restyling.

Numerose le attività già portate a termine dall’Amministrazione comunale come da priorità indicata dal sindaco Gaetano Manfredi e seguita quotidianamente dall’assessore al Verde Vincenzo Santagada. “Innanzitutto, è stato recuperato l’impianto di irrigazione. Sono state poi ripristinate le giostrine vandalizzate che finalmente sono di nuovo a disposizione dell’utenza. A breve ci saranno altri interventi – dichiara ancora Santagadamirati per recuperare il restante 20% delle aiuole. Garantire una migliore accessibilità dai cancelli della Villa. La pulizia ed il decoro sono garantiti da una frequenza quotidiana della lavastrade, dagli esecutori tecnici del servizio verde, dagli esecutori dell’Hub polifunzionale di Soccavo”.

Villa Comunale di Napoli, partito il restauro delle prime 8 statue

Tra le attività in corso, il restauro delle prime 8 statue che si affacciano su piazza Vittoria. L’associazione Macs – Mecenati per le arti, il cinema e lo sport presieduta dal notaio Roberto Dante Cogliandro – ha raccolto la somma di 80mila euro da utilizzare mediante il meccanismo dell’art-bonus.

Le otto sculture di periodo neoclassico, copie di statue di epoca romana raffiguranti soggetti mitologici su alti basamenti, sono quasi tutte opere dello scultore genovese Tommaso Soleri. Provengono dalla reggia di Caserta. Inizialmente collocate all’interno della Villa, furono qui sistemate nell’ambito dei lavori di rifacimento dell’ingresso deciso nel 1870 da Ferdinando IV di Borbone su progetto di Carlo Vanvitelli.

Nell’ambito dell’intervento sarà restaurata e rimontata anche la statua del «Fauno che suona il piffero». Attualmente in deposito dopo essere stata vandalizzata. I lavori di restauro avranno la durata di 6 mesi e saranno condotti sotto la sorveglianza della Sovrintendenza e del Comune di Napoli. L’opera è stata resa possibile grazie al sostegno in particolare di Scuoto Impianti di Bruno Scuotto, Servizi Integrati di Nicola Salzano De Luca, Gsn di Francesco Marrone, Eden di Francesco Pecorella, Iterga Costruzioni di Francesco Tuccillo, Alfano Energia di Antonio Alfano, Abn Wind Energy di Antonio Apreda, Marinella srl di Maurizio Marinella, Ranieri Impiantistica di Pasqualino Ranieri con il contributo del professor Carmine Gambardella.