Notizie di Torre del Greco

VIDEO/ Rifiuti, percolato e puzza. Inferno a Via Cupa Camaldoli: “Dopo le elezioni sono spariti”

Continua a tenere banco la problematica dei rifiuti a Torre del Greco: abbiamo raccolto l’esasperata protesta dei cittadini di Via Cupa Camaldoli che da anni, e soprattutto nel periodo estivo, lamentano l’invivibilità della zona a causa dei rumori e della puzza che per notti intere tiene sveglie decine di famiglie tra cui anziani, ammalati e bambini.

Torre del Greco, il trasbordo rifiuti a Cupa Camaldoli ha distrutto la vita ai cittadini

Un problema che è rimpallato da una zona all’altra di Torre del Greco e che oggi affligge decine di famiglie residenti nei dintorni di via Cupa Camaldoli, la strada che parte da via Nazionale per arrivare ai piedi del Colle S.Alfonso. L’area è stata individuata, durante la precedente amministrazione Palomba, come zona di trasbordo per i camion della NU: l’operazione si rende necessaria per svuotare gli automezzi più piccoli, che attraversano le strade cittadine, in quelli più grandi.

Ma i lavori che tutte le notti si svolgono nella zona sono una tragedia per chi ci abita: famiglie con figli, tra cui un bambino speciale, molte persone anziane e con problemi di deambulazione che proprio in queste calde sere estive nelle quali è naturale aprire finestre e balconi per cercare refrigerio sono tenute sveglie dai rumori dei camion a pochissimi metri dalle abitazioni. Cigolii, schiamazzi, motori accesi, lampeggianti degli automezzi. E la puzza, che ha impregnato la strada a causa del percolato che cola dai camion e che attira insetti ed animali indesiderati di ogni genere.

Percolato, topi, incidenti, notti insonni: via Cupa Camaldoli è un inferno e nessuno ne risponde

I cittadini le hanno provate tutte: denunce, segnalazioni, video. Ciò che dichiarano di aver ottenuto è soltanto un rimpallo di responsabilità tra forze dell’ordine ed uffici comunali: “Hanno detto che è tutto legale, che questa è la zona ideale per il trasbordo. Evidentemente perché non ci abita nessun politico è la constatazione di un residente.

Il repertorio di video è veramente abbondante e comincia diversi anni fa: “È un regalo della precedente amministrazione, la nuova invece ha preferito sparire“, testimonia mestamente un residente con i balconi ad un tiro di sasso dalla zona che decine di camion utilizzano per 15 ore, dalla notte al mattino, per 4/5 giorni a settimana come “cantiere”. L’accusa alla neoinsediata amministrazione guidata da Luigi Mennella è quella di aver dato risposta alle loro rimostranze solo in campagna elettorale, senza più rispondere a messaggi e video.

Ci sono stati numerosi incidenti e per fortuna non ci è scappato il morto – riporta un residente della zona – “perché il percolato, oltre a rendere l’aria insopportabile, ha reso l’asfalto viscido. I vigili hanno fatto relazioni e dicono di averle consegnate ai loro superiori, ma che fine hanno fatto? È sempre “la stessa storia” ?”

Cabina elettrica impregnata di percolato: nessuno vuol metterci mano

La strada di notte è al buio: il percolato è penetrato nei pozzetti elettrici e nessuno della manutenzione sogna, ovviamente, di metterci mano. I camion in manovra, stando alle testimonianze dei cittadini, hanno abbattuto diversi paletti di cinta e piegato pali della luce. E dire che lì doveva nascere un’arteria di collegamento d’importanza vitale per la zona alta di Torre del Greco: un pezzo della “pedemontana” che doveva unire i Camaldoli con la zona Sant’Antonio, alleggerendo il traffico cittadino e collegando la periferia alla città e all’autostrada che sfreccia a pochi passi.

Siamo a Torre del Greco, e non a Baghdad: chiediamo che i responsabili della nuova amministrazione vengano qui e si rendano conto, perché in campagna elettorale giravano la città, e adesso invece no” – è l’appello di un cittadino – “che si faccia una delibera, un provvedimento. Ma dove vogliamo arrivare?“.

Sono nato mentre il Napoli vinceva il suo primo scudetto. Un "odi et amo" con questa terra, lungo una vita intera. Foto, videomaker, scrittura: do ossigeno a tutti i mezzi che mi consentono di raccontare la realtà, la mia realtà. Per i social sono #ilmennyquoditiano