Le parole di Dante Portelli a Turris Live
Durante la ventiquattresima puntata di Turris Live (il programma di Vesuvio Live dedicato al mondo corallino presentato da Michele Massa e Stefano Esposito e che va in onda ogni lunedì alle ore 20:30 sui nostri canali social) tra gli ospiti della trasmissione abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con uno dei calciatori più amati della storia della Turris, il centrocampista Dante Portelli, icona del tifo corallino a cavallo tra la fine degli anni ’60 ed inizio degli anni ’70. Con lui abbiamo parlato della Turris tra passato e presente. Puntata speciale anche per noi, visto che è la prima dopo aver superato le 100 mila visualizzazioni per questo format dedicato ai colori della squadra della nostra città.
Il commento sulla squadra corallina di mister Menichini e la somiglianza a Daniele Franco: “La Turris la sto seguendo tutt’oggi in televisione, per me non ci sono problemi di salvezza perché ho visto la squadra tante volte e vedo dei ragazzi molto interessanti, ripeto non ci sono problemi. La Turris si salverà, sono ancora tanti i punti a disposizione perciò forza e coraggio e guardare avanti. Manca un calciatore come te in questa squadra? Mi piace molto Daniele Franco, mi rivedo molto in lui, ha un piede molto educato, tecnicamente è bravo dotato. E’ un ragazzo bravo, molto interessante”.
Daniele Franco – Foto Salvatore Varo
Sui ricordi di Torre del Greco e della Turris: “A Torre ho passato cinque anni bellissimi, mi ricordo tante partite, tra cui una vittoria a Campobasso vinta al 90′ con una punizione mia e conseguente invasione di campo, quello ti rimane nella testa sempre. Abbiamo passato la nottata fino alle cinque del mattino nella caserma dei carabinieri. Fu una giornata indimenticabile. Io poi conservo tutto, ho i ritagli di giornale conservati, ho tantissimi bei ricordi che non potrò mai dimenticare”.
“Il rapporto con i tifosi? E’ stato emozionante, non potevo uscire da casa che mi fermavano tutti quanti perciò Torre rimane nel mio cuore, 36 anni passati al sud non si possono scordare tra cui 32 a Torre del Greco. Come si fa a dimenticare? Erano anni bellissimi, la città era sempre tappezzata di rosso”.