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Scampia. Fatti di vele. Em Cerullo racconta la sua storia

Io non avrei voluto parlare ne di vele, ne di camorra, ne di Scampia. Io avrei voluto parlare solo di musica e di quanto sia importante nella vita di una persona amore , passione ed ambizione per realizzarsi. E per realizzare un sogno. E spesso capita che le persone più belle che conosciamo nascano e crescano nei posti dove la dignità e i giochi naturali di un bambino vivano realtà così innaturali e degradanti dove sognare è l’unico modo per fuggire la realtà. Ma non è detto che Vele o Scampia debbano per forza fare rima con camorra. Vele e Scampia fanno i conti con l’indifferenza di un’amministrazione che prima di consegnare Napoli al mondo come una delle più belle città deve, ogni tanto,  ridare dignità ad un popolo che subisce in silenzio e sempre costantemente “in attesa” che qualcosa prima o poi cambierà.

Ritorniamo alla musica. Ascoltando Radio Siani mi imbatto in un pezzo che … spacca! E’ la sigla del programma radiofonico de “Gli incorreggibili” cantata da una dolce voce di ragazzo.
Grazie agli amici di Radio Siani, contatto Em. Em Cerullo non solo fa pezzi pop e R&B antimoreno, Em ha anche un gran bel sorriso che ti scoppia addosso. Ci incontriamo alla metro di Scampia per conoscerci, parcheggiamo l’auto nella sua ‘nuova’ casa, giriamo l’angolo e così inizia il ‘suo’di racconto.
Incomincia a scrivere canzoni a otto anni, anche se la sua professoressa di scuola media le definisce poesie. E le sue poesie, scritte tra quattro mura nel suo quarto piano delle Vele, diventano due, tre, dieci fino a diventare trenta voli per un amore sconfinato e profondamente surreale per la letteratura.
Trenta poesie che la scuola raggrupperà e nel 2007 “Il coraggio di essere libero”  diventa un libro di raccolte che vende circa 5000 copie.

E sarà proprio nel 2007 che lascerà l’appartamento delle Vele per spostarsi nella tanto attesa nuova casa. Produce, scrive e suona nella sua piccola stanzetta adibita a mettere in pratica i suoi piccoli sogni. Em ha ventun’anni ma ne dimostra ventuno in più. E non perché sia fin troppo maturo per la sua età, e neanche perché troppo diverso dai suoi coetanei, ma perché ha già la consapevolezza di saper cosa vuole dalla vita. Perchè sono queste le uniche ancore di salvezza. I sogni. Oltre le Vele. Il sogno di voler diventare professore di lettere moderne, parlare ai ragazzi, raccontare, e scrivere… in musica. Sognare si, ma ad occhi aperti. Ed è proprio di giorno che dobbiamo impegnarci nel sognare, non di notte.
I sogni esigono impegno, e volontà, e di realtà per vederli innalzare. Da soli.

Voglio volare lontano dall’indifferenza di un mondo che non sa più amare ed è sempre più ostinato ad avere, avere e avere ancora. Voglio volare più su delle vele e gridare a tutti che basta spiccare un volo per conquistare la libertà.

Foto Matilde Falcone

Grazie a Emanuele Cerullo per il suo “Tempo inventato”.
Grazie a Mati Falcone per avermi seguito a Scampia e nel montaggio video.
Grazie a Giulio Incoronato per avermi ceduto sotto estorsione la sigla de “Gli incorreggibili”.

Il video rappresenta il nostro appunto di viaggio a Scampia.