“Noi congiunti fuori regione vogliamo mettere in luce la questione di noi fidanzati che non abitano nella stessa regione o comune, ai quali è vietato potersi incontrare adesso e chissà per quanto tempo ancora. Siamo persone che come tutti si amano e desiderano stare insieme, rispettando tutte le regole, senza nessun dubbio. Vorremmo avere gli stessi diritti di chi ha i propri affetti vicini; magari fare un appello al Governo affinché inserisca la visita ai congiunti fuori regione/fuori comune nell’autocertificazione.
Dietro le nostre lamentele ci sono coppie che programmano un futuro insieme, famiglie intere divise… E tutto ciò a causa di confini immaginari che esistono solamente a livello geografico e burocratico. Non siamo fidanzati, ma soprattutto persone da serie B! L’amore non si classifica. Il virus ci ha portato via tutta la normalità della nostra vita, che non ci venga tolto anche l’amore. Siamo stati dimenticati per la seconda volta. La prima da marzo a giugno, mentre chi era nella stessa regione aveva la libertà di stare con il proprio amore, famiglia e amici un mese prima. Una differenza abissale senza motivo. Combattiamo per avere pari diritti”.