Dpcm Natale, spostamenti tra regioni solo in casi eccezionali: le anticipazioni

Foto: Milano Centrale, pagina Facebook


Entro il prossimo 4 dicembre entrerà il nuovo DPCM studiato dal governo con le misure di contrasto al coronavirus. Un testo molto atteso perché stabilirà le norme in vigore fino alla fine dell’anno, comprese quindi le festività natalizie. Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute ha affermato che “Saremo molto severi, non possiamo permettere che si riveda il film dell’estate”, dunque non vedremo certamente scene quali viaggi tra regioni, ma anche comuni, per far visita ai parenti ed agli amici, se non in casi eccezionali previsti proprio dal DPCM Natale.

Dpcm Natale: spostamenti tra regioni solo in casi eccezionali

Durante il periodo di Natale, com’è noto, si verifica un vero e proprio esodo dalle regioni del Nord a quelle del Sud, con decine di migliaia di persone che tornano nelle proprie città di origine per trascorrere le feste in famiglia. Consistente anche la mobilità tra le regioni settentrionali per la cosiddetta settimana bianca, quando in tanto di recano nelle località sciistiche. Il governo starebbe allora pensando a una serie di casi specifici in cui è consentito lo spostamento tra le regioni, per consentire da un lato ai familiari di di rivedersi, ma dall’altro evitando flussi consistenti che farebbero aumentare i contagi.

Zone rosse provinciali

Si torna ancora a parlare di zone rosse provinciali, all’interno di regioni in fascia gialla. Un’ipotesi di cui si sarebbe discusso nell’ultima riunione della cabina di regia, che attribuirebbe alle regioni stesse il compito di individuare le aree con le maggiori restrizioni.

I negozi

Alle attività commerciali potrebbe essere consentito di prolungare l’orario di apertura fino alle 22, per evitare assembramenti durante il giorno e consentire l’ingresso scaglionato in maniera più agevole. Il tal modo sarebbe consentito ai cittadini fare i regali di Natali limitando i pericoli per la salute pubblica. Da valutare l’apertura nei fine settimana dei centri commerciali.

Bar e ristoranti

Anche per bar e ristoranti si starebbe valutando l’ipotesi di apertura fino alle 22, con importanti restrizioni come il numero massimo di 4 persone per tavolo. Improbabile che ciò avvenga nelle zone rosse, dove forse non sarà permesso neanche aprire a pranzo.

Scuole e università

Le scuole dovrebbero restare chiuse così come le università almeno fino al 7  gennaio.


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