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A Pompei si cambia la storia: Maradona abolisce un Savoia, l’eroe napoletano vince sul piemontese

Diego Armando Maradona al posto di un Savoia, per cominciare a cambiare la storia. Il Comune di Pompei intitolerà infatti una strada al fuoriclasse che ha fatto sognare due popoli, quello napoletano e quello argentino: si tratta della prima iniziativa di questo genere al mondo. Via Vittorio Emanuele III diventerà via Diego Armando Maradona: è l’arteria situata nei pressi di piazza Schettini, dove è stato realizzato il murale di Maradona con la maglia dell’Argentina ma con lo stemma del Napoli al posto dello sponsor tecnico.

Maradona “abolisce” Vittorio Emanuele III di Savoia: il re che firmò le leggi razziali

Non è la prima volta che Vittorio Emanuele III viene sostituito nella toponomastica; tra i diversi esempi potremmo fare quello di Napoli, che l’ha sostituito con lo scrittore Salvatore Morelli. Il regnante sabaudo, infatti, è motivo di imbarazzo per la storia italiana essendo stato il firmatario delle leggi razziali, oltre a non essersi mai opposto all’ascesa di Benito Mussolini, alla marcia su Roma, alla deriva totalitaria dell’Italia. Per decenni, anzi, il suo nome ha continuato a essere presente nella maggior parte delle strade e piazze delle città italiane.

Via Maradona: il riconoscimento dell’orgoglio identitario del popolo napoletano

Il caso di Pompei è particolarmente bello perché è una scelta che ha a che fare con il sentimento popolare, con la gioia e l’orgoglio di essere parte di una rivoluzione sportiva ma anche sociale. Maradona ha rappresentato il riscatto identitario di un popolo, quello partenopeo, che fino ad allora era vessato e discriminato senza poter contare su alcuna valvola di sfogo. La portata di Diego non è stata solo sportiva, poiché ha difeso i napoletani fuori dal campo attraverso le gesta sul campo: la sua grandezza calcistica ha amplificato le parole (in primis quelle sul razzismo anti napoletano) pronunciate in virtù della sua grandezza umana.

Un eroe napoletano al posto della dinastia che unificato male l’Italia

A Pompei viene relegato all’oblìo l’esponente più imbarazzante di quella dinastia che, con la crudeltà e le stragi ai danni delle popolazioni meridionali, unificò l’Italia a spese soprattutto del Sud, che da Stato indipendente e florido divenne la periferia di quel Regno sabaudo che a sua volta era periferia e burattino di Francia e Inghilterra. Non era il concetto di Italia a essere sbagliato in sé stesso, fu la sua applicazione da parte dei Savoia e Cavour a essere meno che mediocre.

Il passo successivo è, si spera, continuare a cambiare i nomi delle strade e delle piazze del Sud, “abolendo” i personaggi che sono stati deleteri per omaggiare chi invece ha rappresentato molto per la storia, la cultura, lo sviluppo della nostra terra. Bisogna andare a scomodare i nomi più blasonati: Cavour, Garibaldi, o quel Vittorio Emanuele II che da primo Re d’Italia mantenne il nome di sovrano piemontese, perché – appunto – l’unificazione italiana per lui fu solo convenienza.

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