Un cinema del popolo per il popolo, progetto sostenuto anche dal Ministero della Cultura: “Un plauso all’associazione ‘Piccolo America’ – ha affermato il Ministro Dario Franceschini – per il lavoro che sta portando avanti a Roma, grazie al quale sono stati riaperti nuovi cinema in diverse zone della città, così come tutte le realtà che nel nostro Paese animano le sale cinematografiche aiutando il mondo del cinema e della cultura in generale”.
E chissà che un progetto simile non possa prendere vita anche a Napoli, San Giorgio a Cremano o dintorni, ossia i luoghi dove Massimo è nato e cresciuto, formando la propria vena artistica che l’ha fatto diventare uno degli attori più amati in Italia, simbolo partenopeo che con ironia e intelligenza ha portato un pezzo di napoletanità in ogni casa dello stivale.
Un progetto, quello del Cinema Troisi, che proprio a Massimo piacerebbe molto. “Il Troisi – scrive lo staff su Facebook – vuole essere quindi un cinema nuovo e “inclusivo” (in termini di gusti, pubblico, proposte, scelte di programmazione), e insieme uno spazio aperto alla cultura nella sua accezione più ampia. Di qui l’idea di una sala che sia anche un veicolo di costruzione e trasmissione del sapere, che i giovani potranno scoprire o riscoprire grazie all’offerta complementare a quella della programmazione cinematografica, ovvero uno spazio dove poter studiare, progettare e confrontarsi gratuitamente. Per noi diventare esercenti cinematografici include la responsabilità e la volontà di prenderci cura del territorio e delle esigenze che questo manifesta”.