La Festa assumerà i contorni di un rito propiziatorio greco romano, quando si omaggiavano le divinità dei portali “Giano e Diana” in luoghi come caverne e specchi d’acqua, considerati come delle “porte” tra i vari mondi.
L’incontro, dicevamo, servirà per attirare energie positive, attraverso antiche ritualità sacre ed esoteriche.
Ogni partecipante raccoglierà lungo il sentiero le “erbe” del Lago che verranno gettate nel fuoco, fuoco che rappresenta una nuova vita di abbondanza e serenità. Saranno inoltre letti tesi di Ovidio, Apuleio, Diana e Giano.
L’evento terminerà con una meditazione collettiva.