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Eventi

Poesia per la madre assassinata dall’ex, figlio vince premio a Roma

Vincenza Avino

Una poesia contro il femminicidio, una poesia per la madre assassinata dall’ex. Carmine Ammirati, anni 19, figura tra i vincitori della V edizione di “Women for Women against violence – Premio Camomilla” di Roma. La cerimonia, ideata e organizzata dalla presidentessa dell’Associazione Consorzio Umanitas Donatella Gimigliano, presenta due importanti temi connessi al mondo femminile: il femminicidio e il tumore al seno.

Carmine è il figlio di Enza Avino, uccisa dall’ex il 14 settembre 2015 a Terzigno (NA). Nel corso della serata Enrica Bonnaccorti ha consegnato il premio al giovane, che ha dedicato la commovente poesia alla madre. Il testo è stato letto dall’attore Vincenzo Bocciarelli, intanto che sullo sfondo comparivano due ballerini che si esibivano sulle coreografie di Andrè de la Roche.

“Mamma mi manchi… sogno ancora le nostre giornate, i tuoi passi, la tua voce, il tuo bacio del buongiorno –recita la poesia – non mi addormentavo mai senza il tuo bacio della buonanotte. Ora invece sono rimasto solo, con il tuo ricordo e tanto dolore nel cuore, che non passa mai”. Carmine aveva solo 15 anni quando affrontò la disgrazia. Attraverso l’interpretazione di vari attori sono state raccontate, durante la cerimonia, le storie di altri brutali femminicidi. Maria Rosaria Omaggio ha introdotto la vicenda di Barbara Bartolotti, vittima di un’aggressione durante cui perse il figlio che portava in grembo. Valeria Grasso, che denunciò 25 persone del clan Madonia, facendoli arrestare, invece, è premiata dal generale Marco Minicucci, comandante Legione Carabinieri Lazio.

La serata dedicata anche al tumore al seno che, come spiega Donatella Gimigliano al quotidiano La Repubblica,  “genera gli stessi effetti devastanti e che, comunque, finisce col segnarti in maniera indelebile, dentro e fuori”. Ai vincitori hanno consegnato una creazione realizzata dal famoso orafo Michele Affidato, ispirandosi alla camomilla. Infatti, questo fiore è utilizzato in fisioterapia per rafforzare le piante malate, simbolo di coraggio e forza nei momenti difficili.

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