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Giornate Europee del Patrimonio: la Gaiola organizza visite serali interculturali gratuite

Sabato 25 settembre 2021 la Gaiola celebrerà le Giornate Europee del Patrimonio. Infatti, il Parco Archeologico del Pausilypon e il Parco Sommerso di Gaiola resteranno eccezionalmente aperti dopo il tramonto per regalare ai propri visitatori un percorso guidato interculturale.

L’evento gratuito, organizzato della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli in collaborazione con il Centro Studi interdisciplinari Gaiola onlus, verrà accompagnato da musicale di MB Concerti – Luxury Events. Il suggestivo isolotto della Gaiola con il suo sito archeologico e parco sommerso celebra l’organizzazione di queste giornate inspirate al tema dell’inclusione, per accogliere chiunque abbia voglia di scoprire e di godere di uno dei luoghi più suggestivi della costa napoletana.

Come comunicato dalla CSI Gaiola Onlus l’iniziativa prevederà: “Una passeggiata all’imbrunire, per ammirare la Grotta di Seiano ed i resti dell’imponente villa del Pausilypon che fu degli imperatori romani ad un orario insolito, immersi nei suoni e negli odori della macchia mediterranea. Le visite, guidate dagli esperti del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, si concluderanno all’interno dell’Odeion, il teatro un tempo dedicato all’ascolto delle declamazioni di poesia e di musica, dove il funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli accoglierà i visitatori illustrando i progetti futuri di valorizzazione del sito culturale”. 

E prosegue dicendo: “I visitatori saranno poi allietati da un momento musicale con intro di Matteo Martignetti con un solo di oud e, a seguire, un raffinato repertorio di musica popolare napoletana a cura dell’artista Marina Bruno, accompagnata alla chitarra da Gianni Migliaccio e alle percussioni da Domenico Salio. Il momento musicale è offerto dall’Associazione MB Concerti – Luxury Events”.

La visita prevederà due ingressi con previa prenotazione alle ore 19:00 e alle ore 19:15, per non creare assembramenti. Inoltre sarà necessaria l’esibizione del Green Pass, nonché l’utilizzo della mascherina.

STORIA E LEGGENDA DEL PARCO SOMMERSO DELLA GAIOLA

Questo bellissimo sito archeologico ha una storia singolare e affascinante: si trova a poche bracciate dalla costa di Posillipo e precisamente su uno dei più piccoli isolotti dell’arcipelago napoletano. L’isola, originariamente denominata Euplea per la presenza di un tempio dedicato alla protettrice dei naviganti Venere Euplea, oggi viene chiamata Gaiola per una simpatica flessione nominale propria del dialetto napoletano dal latino: l’odierno appellativo deriva dal latino “cavea”, ossia piccola grotta, ma la lingua napoletana l’ha mutato in “vaiola”.

Ma non tutti sanno che sulla bellezza della Gaiola grava una storia dai destini infelici. Tra la credenza e lo scetticismo, le coincidenze tragiche della suggestiva isola a poche bracciate dalla terra ferma contribuiscono ad avvolgerla in un alone di mistero, che accresce il suo fascino inestimabile. Il tutto è nato dai tragici destini degli inquilini che hanno abitato su di essa. A partire dal I secolo a.C. sulla costa iscritta nell’attuale area protetta iniziarono a ergersi suntuose ville dell’aristocrazia romana. Tra esse emerse quella eretta da Publio Vedio Pollione, il quale, essendo amante della commedia, fece costruire anche un teatro di 2000 posti proprio vicino la sua villa, attualmente visitabile. Di Pollione sappiamo solo essere un appassionato allevatore di murene, velleità che giustifica la presenza di apposite vasche nei locali sottostanti alla villa.

Ma ciò che pare abbia negativamente segnato le sorti della Gaiola è avvenuto dopo la morte dell’edificatore della sontuosa abitazione. Abbandonata a lungo, la bellissima abitazione fu riportata alla luce solo nel 1820, quando un uomo toscano, Guglielmo Bechi, finanziò gli scavi archeologici, utilizzandola poi come sua residenza. Poco dopo però Bechi trovò lì l’esito della sua vita. Da questo momento in poi iniziarono a susseguirsi una serie di tragici destini tra gli acquirenti della villa che vi dimorarono, tra cui Giovanni Agnelli: morti misteriose, suicidi improvvisi, vite risucchiate dalle onde, teleferiche sparite nel mare in tempesta, aziende fallite e conti finiti in bancarotta.

Al di là di quella che possa essere la credenza comune che ricade sulla Gaiola, questa località a poche bracciate da Posillipo resta uno dei luoghi più particolari e incantevoli di Napoli.