Concerti

Reggia di Caserta, in 36mila per Ligabue: dal palco messaggi di pace e orgoglio locale

Ligabue in concerto a Caserta, 36 mila fan davanti alla Reggia consacrano la città un nuovo tempio della musica.

Ligabue alla Reggia di Caserta: “Una bellezza totale”

Una serata che profuma di “bellezza totale” così il rocker di Correggio ha definito dal palco la piazza Carlo di Borbone gremita di persone, tinta di rock, emozioni e impegno.

È successo a Caserta, dove Luciano Ligabue ha portato La Notte di Certe Notti davanti alla Reggia, omaggiando 30 anni di Buon Compleanno Elvis e 35 di carriera, davanti a 36 mila fan in delirio.

Un palco imponente, luci che danzano sulla facciata storica, una Cadillac rossa gigante su un tir: lo spettacolo non è solo musica, ma un manifesto visivo nell’anima del Sud che chiama la pace in ogni sua forma ed è affamata di futuro sostenibile.

Messaggi d’impegno dal palco della Reggia

Liga ha parlato di guerra, clima, ingiustizie: “stop ai massacro a Gaza, Ucraina, Sudan, ai 56 massacri nel mondo”, accompagnato da dati drammatici sul cambiamento climatico—dal milione di vittime ogni anno agli eventi estremi che cancellano interi territori. Sul palco oggi c’è la nostalgia, ma anche la vertiginosa concretezza della responsabilità civica.

Caserta non è capolinea: Ligabue ha chiuso il concerto con un regalo per i fan: il 12 giugno 2026 sarà allo Stadio Olimpico di Roma, prima di completare un giro europeo—da Barcellona a Zurigo.

Grandi eventi musicali: Caserta promossa

Ma è stata l’occasione per candidare Caserta, la sua scenografia, la sua organizzazione che – come sottolinea ANSA.it – è stata eccellente in termini di afflusso, deflusso ed ordine pubblico ad ospitare eventi del genere in cui il peso del nome richiede uno sforzo organizzativo fuori dal comune.

È stato anche un inno al Sud che non resta spettatore. È un invito a rinnovarsi, a guardare in faccia i problemi, a invertire la rotta culturale. Caserta entra nella storia della musica e della coscienza collettiva, con un artista che unisce popolo e talenti, memoria e futuro.

Sono nato mentre il Napoli vinceva il suo primo scudetto. Un "odi et amo" con questa terra, lungo una vita intera. Foto, videomaker, scrittura: do ossigeno a tutti i mezzi che mi consentono di raccontare la realtà, la mia realtà. Per i social sono #ilmennyquoditiano