Prima fra tutte la svalutazione della sterlina inglese rispetto all’euro e al dollaro americano che apre interessanti scenari di mercato per i club europei: il potere d’acquisto dei club di Premier League è calato, mentre è aumentato quello dei club europei, ciò vuol dire che sarà più semplice acquistare calciatori del campionato inglese mentre quest’ultimi dovranno spendere di più per potenziarsi. E questa è un’ottima notizia per club come il Calcio Napoli che deve proteggere Gonzalo Higuain dalla corte di Chelsea e Manchester United, o per la Juventus che ha vari club di Premier League interessati a Paul Pogba. Infatti, per quei club che vorranno pagare la clausola rescissoria di Higuain, ad esempio, dovranno spendere molto di più a seguito della svalutazione della sterlina inglese nei confronti dell’euro.
Tra le questioni da affrontare c’è anche quella relativa ai permessi di soggiorno dei calciatori: attualmente in Premier il 65% degli atleti non proviene dal Regno Unito e se non si troveranno accordi con l’Unione Europea riguardo alla libera circolazione dei lavoratori c’è il rischio che saranno considerati tutti extra-comunitari.
Attualmente su 161 “stranieri” solo 50 otterrebbero il permesso di lavoro, e tra gli esclusi ci sarebbero nomi eccellenti come gli spagnoli David De Gea, Cesar Azpilicueta, Jesus Navas e Juan Mata e i francesi Anthony Martial, Dimitri Payet, Kurt Zouma e Samir Nasri. In fine un’altra limitazione per il calcio d’oltremanica sarebbe legata all’acquisto di giocatori al di sotto dei 18 anni, operazione vietata dalla FIFA ma non dalla UEFA, e che non consentirebbe più ai club di Premier League di accaparrarsi i migliori talenti del calcio mondiale.