Luciano Fraschini ritorna nella sua città con entusiasmo, assumendosi l’onere e l’onore di recuperare e valorizzare il Parco Urbano: «Sto rifacendo tutto. Ho trovato l’ immondizia che arrivava ai soffitti, le porte completamente divelte. Lasciata abbandonata a se stessa, ci andavano tossici e senzatetto. Ho tolto tutto e messo le porte in ferro per custodire l’impianto. Farò il campo in erba sintetica. Poi abbiamo anche un campo grande a Casapulla».
L’attività ricomincerà presumibilmente già nel mese di settembre dopo aver ultimato i lavori con la consapevolezza di ripartire dalla propria città con in serbo il sogno di fare del Parco Urbano un luogo di incontro per piccoli e famiglie, come ai tempi dell’incancellabile presidente della Juve Sammaritana: “Ringrazio gli amici allenatori, me li sono ritrovati per anni. Da oltre 10 anni, ci tengo tanto a questa cosa. Immagino il Parco Urbano come ai tempi del presidente Di Lorenzo, così deve essere lì. Un punto di ritrovo per bambini e ragazzi. Il fiore all’occhiello della città. Lo farò diventare un posto bello. Il nostro motto riprende la celebre frase della teologa tedesca Dorothee Solle che rispondendo a come spiegherebbe ad un bambino cosa sia la felicità rispose: “Gli darei un pallone per farlo giocare”».
Eppure fino al 2018 una casa la Nuova Juve Sammaritana ce l’aveva. Nell’ex Caserma Mario Fiore prima di subire uno sfratto ad opera del Demanio dello Stato che ne detiene la proprietà con la ratio di dover costruire dei parcheggi per il tribunale. Due anni dopo, il sito risulta sbarrato, abbandonato a se stesso: «Noi stavamo nella caserma Mario Fiore, lì ci sta un campo di calcio a otto e due di calcetto. Ci hanno buttato fuori per fare dei parcheggi per il tribunale. Ora sta tutto abbandonato. C’era un centro sportivo all’interno di Santa Maria completamente smantellato».