Portici, Minichino: “Lontani dal San Ciro ancora per molto”

Il Portici 1906 è costretto a stare lontano dal San Ciro ancora per molto tempo, ma quanto? Lo abbiamo chiesto al direttore generale Maurizio Minichino che ci ha raccontato come e perché è venuta a crearsi questa situazione e soprattutto la beffa. La società azzurra, infatti, non solo non sta disputando nel suo stadio le partite in casa (utilizzandolo solo per gli allenamenti), ma soprattutto si fa carico della manutenzione del terreno di gioco che comunque non può utilizzare.

 

«Anche domenica si gioca al Liguori di Torre, quando si tornerà al San Ciro?»

«Purtroppo i tempi non si conoscono. Chiariamo subito che lo stadio è idoneo per ospitare una manifestazione sportiva ma il problema è il terreno di gioco. Il Comune non provvede alla manutenzione del campo in erba naturale e da sette-otto mesi lo fa la società. Ma con la nuova amministrazione, anche il rugby usufruisce del San Ciro quindi è davvero difficile mantenere il campo in buone condizioni».

 

«E il Comune provvederà a fare la manutenzione?»

«La gara d’appalto è stata espletata ma è tutto bloccato perché chi è arrivato secondo ha fatto ricorso contro chi ha vinto la gara. I tempi perciò saranno lunghi e soprattutto indeterminati».

 

«Però in questa stagione, a ottobre, alcune partite sono state giocate al San Ciro».

«In quel caso ci fu una situazione atmosferica a noi favorevole. Noi purtroppo dobbiamo badare a mille cose. Dopo quelle partite, con l’arrivo dell’inverso, l’utilizzo della squadra di rugby, è stato praticamente impossibile mantenere il campo in maniera decente».

 

«Siccome giocate a Torre del Greco, Il Portici non fa più manutenzione al campo?»

«E invece no, la facciamo ancora. Se ad esempio per una partita non avessimo la disponibilità del Liguori, dove andiamo a giocare? Il campo lo stiamo usando solo per gli allenamenti ma nonostante ciò provvediamo ancora alla manutenzione».