“Ho sentito il rombo del tir e ho capito che stava accadendo qualcosa di grave – ricorda Giuseppe a “Il Corriere della Sera” – Ho visto la morte in faccia. Siamo miracolati. Ho pensavo che il camion fosse imbottito di esplosivo. Mia moglie è viva per miracolo. Stava per prendere un panino, ma si era un attimo attardata. È stata superata da una ragazza. La ragazza è morta investita dal camion. Io sono stato colpito dalla parte posteriore del mezzo dopo che aveva finito la sua corsa contro le strutture in legno. Come si è visto nelle immagini che hanno fatto il giro del mondo, l’atmosfera era tranquillissima. Noi avevamo l’albergo vicino al mercatino. Stavamo rientrando. Mi ricordo della forte accelerazione, del tir finito contro le capannine. Poi ho cercato mia moglie, l’ho trovata e siamo fuggiti”.
Giuseppe, dopo l’impatto, ha ricevuto 25 punti di sutura sul volto e dovrà essere operato, ma ora vuole solo tornare a casa e dimenticare tutto: “Ora dobbiamo cercare di dimenticare, cercare di buttarci alle spalle questa vicenda fare sì che resti solo un ricordo”.