Come riporta Il Mattino, la Grimaldi in un verbale avrebbe “suggerito” il movente del brutale assassinio: “Il sei luglio ci lasciammo. Ciro lamentava il fatto che io e Vincenzo dormissimo nella stessa stanza da letto ogni notte. Così, il giorno prima della scomparsa di Vincenzo si concluse la mia storia sentimentale durata 7 anni con Ciro proprio perché in casa mia c’era un altro uomo, Vincenzo Ruggiero. Quando però qualche giorno dopo, nel sistemare i miei abiti nel cassettone, vidi sotto il letto della camera una scatola di proprietà di Vincenzo, in cui custodiva i suoi ricordi più cari gelosamente, con tutta la collezione dei cd di Laura Pausini, molto importante per lui, iniziai a dubitare di un allontanamento volontario e a sospettare di Ciro”.
La gelosia, quindi, sarebbe il movente del delitto, è questo che emerge dai due lunghi verbali dettati da Heven ai carabinieri del reparto di Aversa.
Il presunto assassino, però, potrebbe ottenere sconti di pena puntando sulla sua infermità mentale: c’è un verbale della commissione ospedaliera della Marina Militare che certifica il suo spostamento dal settore militare a quello civile con la seguente motivazione: “Il paziente Guarente risulta affetto da stress ansioso depressivo tale da individuare un disadattamento alla Forza Armata”.
Intanto, Guarente e i suoi avvocati, nella seduta del Riesame tenutasi lo scorso lunedì, hanno ritirato la richiesta di scarcerazione.