Omicidio Ruggiero, Heven: “Ciro uccise Vincenzo il giorno dopo che lo lasciai”
Set 06, 2017 - Redazione
Mentre continuano le indagini sull’omicidio di Vincenzo Ruggiero e le ricerche sui resti mancanti del suo corpo, spuntano nuovi particolari dai verbali stilati dopo la sua morte. Interessanti quelli di Heven Grimaldi, l’ex fidanzata di Ciro Guarente, quest’ultimo attualmente in carcere con l’accusa di omicidio premeditato, occultamento e distruzione di cadavere.
Come riporta Il Mattino, la Grimaldi in un verbale avrebbe “suggerito” il movente del brutale assassinio: “Il sei luglio ci lasciammo. Ciro lamentava il fatto che io e Vincenzo dormissimo nella stessa stanza da letto ogni notte. Così, il giorno prima della scomparsa di Vincenzo si concluse la mia storia sentimentale durata 7 anni con Ciro proprio perché in casa mia c’era un altro uomo, Vincenzo Ruggiero. Quando però qualche giorno dopo, nel sistemare i miei abiti nel cassettone, vidi sotto il letto della camera una scatola di proprietà di Vincenzo, in cui custodiva i suoi ricordi più cari gelosamente, con tutta la collezione dei cd di Laura Pausini, molto importante per lui, iniziai a dubitare di un allontanamento volontario e a sospettare di Ciro”.
La gelosia, quindi, sarebbe il movente del delitto, è questo che emerge dai due lunghi verbali dettati da Heven ai carabinieri del reparto di Aversa.
Il presunto assassino, però, potrebbe ottenere sconti di pena puntando sulla sua infermità mentale: c’è un verbale della commissione ospedaliera della Marina Militare che certifica il suo spostamento dal settore militare a quello civile con la seguente motivazione: “Il paziente Guarente risulta affetto da stress ansioso depressivo tale da individuare un disadattamento alla Forza Armata”.
Intanto, Guarente e i suoi avvocati, nella seduta del Riesame tenutasi lo scorso lunedì, hanno ritirato la richiesta di scarcerazione.