Esclusa anche l’ipotesi del suicidio, perché Ciro amava la vita, proprio come spiega la sua fidanzatina, raggiunta da Il Mattino: “Ciro non aveva nessun motivo per lanciarsi sotto quel maledetto treno, sabato siamo stati insieme tutto il pomeriggio e lui era sereno, felice. Avevamo fatto tardi, Ciro si è precipitato per prendere il treno”.
La ragazzina spiega come si è svolto il pomeriggio tra loro, prima della tragedia: “Intorno alle cinque e mezza lui mi ha chiamato sul cellulare per dirmi che stava prendendo il treno per arrivare a Napoli. Allora io sono uscita per andare alla stazione di via Toledo del metrò dove ci dovevamo incontrare. Intorno alle sei già saliva le scale per corrermi incontro. Da via Toledo siamo andati verso via Chiaia e poi siamo entrati in Villa Comunale, dove siamo rimasti fino a dopo le 8″.
Il ragazzo stava bene: “Il suo umore era ottimo, era allegro, scherzava, non ha accennato a nessun problema”.