Insomma, nonostante Salvini abbia più volte denigrato, in linea con l’ideologia del suo movimento, il Mezzogiorno e in particolare i napoletani, questi ultimi sembrano, in molti casi, mettere da parte il risentimento e dimenticare le offese ricevute.
Non si può parlare certo di una fazione ampia, almeno non a Napoli città, ma qualche fan di Salvini c’è davvero anche qui. I più moderati, che auspicano una sinergia con Di Maio, si appellano forse a quei pochi punti di contatto tra i due leader.
Punti di contatto che si evincono dai programmi dei loro partiti, come la proposta di abbattere il vincolo europeo del 3% nel rapporto tra deficit e Pil, la riforma pensionistica della Fornero (da abolire per entrambi), Jobs act. Una somiglianza c’è anche sul tema immigrazione, anche se la posizione dei leghisti, come risaputo, è più salda ed “estrema”.
In ogni caso, a Napoli, non c’è una chiusura completa alle idee del segretario della Lega, purché non ci siano più comportamenti denigratori e razzisti contro il Sud.
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