“Ero in Ohio nel 2011, quando decisi di rientrare a Napoli per sottopormi ad un intervento in tecnica laparoscopica, per un problema che si è ripresentato oggi e di cui ero stata già avvisata dal medico che continuo ad avere come punto di riferimento in Italia. Non ho avuto alcun problema a rientrare, questa volta da Chicago, per affidarmi a medici della Campania. Ho sempre considerato i nostri medici eccellenti, non solo, io studio immunoterapia e proprio al Pascale esistono validissimi medici ricercatori nello stesso ambito di fama internazionale. Mia madre ha superato un cancro al seno da 10 anni oramai ed è stata presa in cura proprio nello stesso Istituto dal primo momento”.
Poi la critica diretta a Marfella: “Sorprende appunto come si siano fatte affermazioni tanto irresponsabili ed eticamente inaccettabili nel buttare discredito su un Istituto di ricerca e cura per il cancro come il Pascale, o far credere che in Campania non abbiamo centri specializzati adeguati per quel tipo di intervento. E’ un atto vile innanzitutto nei confronti dei malati e delle proprie famiglie che si sono affidati ad un centro che nel Sud Italia è un punto di riferimento, pur tenendo conto dei gravi problemi che affliggono la nostra Sanità Pubblica. La mancanza di fiducia e rispetto nelle Istituzioni sta portando in Italia, non solo in Campania, ad una deriva sociale molto pericolosa”.