Non ci sono parole per descrivere l’assurdità della morte di Kaos, il cane salvavita, trovato morto dal suo proprietario nel giardino di casa. Il pastore tedesco di tre anni e mezzo addestrato per salvare vite umane è stato avvelenato.
Kaos era noto a tutti. Oltre al suo carattere docile e mansueto, la sua fama se l’era meritata durante il terremoto di Amatrice nel 2016. Il soccorritore a quattro zampe era accorso con il suo padrone sul luogo della tragedia e giorno e notte, senza sosta ha scavato insieme ai vigili del fuoco e ai volontari con la speranza di trovare ancora superstiti.
Un vero eroe, che ha dato la vita per l’uomo, lo stesso che gliel’ha strappata via con un gesto meschino e cattivo.
Il proprietario Fabiano Ettore non riesce a darsi pace e in uno struggente messaggio ha salutato il suo inseparabile amico: “Kaos, ne abbiamo viste tante, aiutati tanti e tanti non ci siamo riusciti. Hai lavorato giorno e notte, quando è servito non ti sei mai risparmiato. Sei stato un amico fedele e abbiamo condiviso e diviso casa, divano, tutto. Corri amico mio, corri, non ti fermare: un giorno ci abbracceremo nuovamente”.
Tutta la città di Sant’Eusanio Forconese, in provincia dell’Aquila, ha esternato la propria solidarietà e il dolore per la morte di un cane così prezioso per l’umanità. Infatti Kaos, oltre ad Amatrice, aveva partecipato alle manovre di soccorso anche nei terremoti che hanno colpito Norcia e Campotosto. Oltre a partecipare alle ricerche per il ritrovamento di persone scomparse fornendo preziosi indizi.
Una vicenda che si può spiegare solo con l’insana e spregevole cattiveria che ha mosso la mano dell’assassino. Un killer senza pietà, che avvelenando Kaos ha avvelenato la speranza di tutti, strappando al suo padrone un amico e un fratello e a noi, a tutti noi, una preziosa creatura capace con il suo fiuto e la sua inesauribile energia, di salvare vite umane.
Riposa in pace Kaos.