L’Italia sarà presente in tutte le diciotto discipline previste sia con una squadra maschile, che con una rappresentanza femminile, ad eccezione di due sport: la pallacanestro, dove non ci saranno le donne, e la pallavolo che non porterà la squadra maschile. L’età dei partecipanti è tra i 18 e i 25 anni (Età Universitaria). Nuoto, calcio e atletica, con una quarantina di atleti per disciplina, saranno gli sport più rappresentati. Saranno 150 gli uomini in gara e altrettante le azzurre.
Come riporta Il Mattino, Nasciuti spiega inoltre: «La riduzione dei numeri imposti dalla Fisu per i noti problemi legati agli alloggi ha fatto sì che siano state penalizzate alcune discipline come il tiro al volo e il tiro a segno, o l’open water, la 10 km in mare aperto, dove aspiravamo a una medaglia sicura. Per questi motivi non posso dirmi del tutto soddisfatto. Abbiamo fatto il possibile come Cusi per scongiurare che accadesse ma la Fisu è stata inflessibile. Da uomo di atletica dico che avrei preferito fossero penalizzate discipline a me care come la marcia o la corsa su strada dove abbiamo meno chance di vittoria».
Numeri ristretti quindi, e bisognerà fare i conti anche con discipline come la scherma, che accanto alla gara individuale prevedono anche una gara a squadre: «Purtroppo potremo iscrivere solo quattro atleti per disciplina, il che significa che saremo contati nelle gare a squadre senza poter fare affidamento su una riserva. È un rischio con cui dovremo fare i conti» –spiega Nasciuti
Altro motivo di amarezza è legato al calendario. La concomitanza con gli europei under 23 di atletica e con i mondiali di nuoto e pallanuoto toglierà qualche protagonista all’evento in programma a Napoli. Su questo Nasciuti spiega: «Penso sarebbe stato meglio evitare sovrapposizioni».