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Ponte Morandi. I familiari dei quattro torresi: “Non andremo a Genova”

Torre del Greco – Oggi ricorre il primo anniversario del tragico crollo del Ponte Morandi, a Genova. Il 14 agosto del 2019, alle 11,36, la struttura cadeva a causa della poca manutenzione. Fra le vittime quattro ragazzi di Torre del Greco: Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Gerardo Esposito ed Antonio Stanzione.

Roberto Battiloro, padre di Giovanni, ha lanciato una pesante accusa alla vigilia dell’anniversario della tragedia: “Non andiamo a Genova – afferma nelle dichiarazioni riportate da Repubblica – perché a un anno dalla scomparsa di Antonio, Giovanni, Gerardo e Matteo preferiamo restare a Torre del Greco, tra le persone che li hanno amati. E poi in un anno lo Stato si è completamente dimenticato di noi. Neanche una telefonata, un contatto. Niente”.

“L’unica istituzione che abbiamo avuta vicina – continua Battiloro – è stato il sindaco, per il resto nessuna solidarietà umana, né una telefonata, nessuno ha avuto il desiderio di venirci a parlare, guardandoci negli occhi. Non me la sento proprio di andare a Genova per stare vicino a persone che hanno dimostrato di fregarsene di noi. Un silenzio assordante per una tragedia dove sono chiare le responsabilità, anche del ministero dei Trasporti. Persino il presidente Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno si è dimenticato di noi. L’attenzione è rivolta solo agli sfollati e non a chi ha perso un figlio, un fratello. È una cosa intollerabile”.

Torre del Greco ricorderà i suoi morti in silenzio. Il sindaco Giovanni Palomba ha disposto la bandiera a mezz’asta in segno di lutto. Alle 11,36 esatte tutta la città osserverà un minuto di silenzio. Inoltre, un murale raffigurante i volti della quattro vittime verrà mostrato a Palazzo Baronale, sede del Comune, e poi esposto in Piazza Santa Croce. Seguirà una messa solenne a Cappella Bianchini.

Il dipinto è stato realizzato da Pem Art, di Antonella Magliano e Paolo Petrarca, e finanziato da una colletta fatta dagli amici più cari dei quattro ragazzi. Lontano da riflettori e passerelle politiche, Torre del Greco preserva la memoria dei suoi giovani figli ed, in silenzio, senza telecamere nazionali, piange.