Proprio così: la mamma del bambino, avvilita dalla scelta della dirigente scolastica, ha deciso che il figlio andrà in un’altra scuola, dove spera possa essere accolto meglio. Il piccolo Andrea è affetto da iperattività regressa con ritardo cognitivo e sospetto autismo. Questa condizione, naturalmente, gli avrebbe impedito di imparare delle battute e stare in fila con gli altri bambini in occasione della recita natalizia.
La mamma del piccolo, però, teneva a vedere il suo nome nella lista dei partecipanti, a sapere che al suo Andrea non era stata negata a priori un’occasione di divertimento e di crescita con gli altri bambini. “Per me era importante anche solo vedere il suo nome su quella lista e vederlo quel giorno lì“, ha affermato.
Adesso, la donna ha scritto una lettera in cui esprime tutto il suo amore per il figlio e la cocente delusione per l’accaduto. “...non era un’audizione per Broadway o una prima al San Carlo, era una rappresentazione tra bimbi della stessa classe di età compresa tra i quattro e i cinque anni.
Dico ‘era’ e non ‘è’, perché il mio piccolo non parteciperà, non lo voglio il contentino, non lo accetto, a gennaio il mio bambino andrà anche in un’altra scuola“. Possiamo solo augurarci che il bambino autistico escluso dalla recita natalizia possa trovare un ambiente accogliente. E che la scuola diventi sempre di più un modello di inclusione e di armonia, non solo per i piccoli affetti da autismo, ma per tutti.