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Addio a Kobe Bryant e figlia: la leggenda del Basket che amava Maradona e Capri

Il suo nome resterà per sempre scritto tra le Leggende del Basket. Kobe Bryant ci lascia ad appena 41 anni. Il cestista americano è morto in un incidente in elicottero domenica 26 gennaio 2020 mentre sorvolava la contea di Los Angeles.

Sul velivolo privato, che è precipitato a causa della forte nebbia, c’erano altre 8 persone. Tra cui una delle sue quattro figlie, la 13enne Gianna Maria con cui Bryant condivideva la stessa passione per il Basket. Infatti l’elicottero stava dirigendosi alla Mamba Academy, l’accademia di basket fondata dal campione, per una mattinata di allenamenti. A bordo c’erano anche John Altobelli, 56 anni, coach della squadra di basket dell’Orange Coast College con la figlia teenager (compagna di squadra di Gianna) e la moglie.

Il re della Nba, amava trascorrere il suo tempo libero in Italia. Bryant visse nel nostro Paese dai 6 ai 13 anni, spostandosi in varie città (Rieti, Reggio Calabria, Pistoia, Reggio Emilia) per i quali giocava il padre, a sua volta giocatore di Basket. La bandiera dei Los Angeles Lakers, amava anche Napoli e Capri.

Nota la sua ammirazione per Diego Armando Maradona anche lui scomparso pochi mesi dopo. Bryant lo definì in un’intervista di qualche anno fa, come il suo idolo. “Quando ero piccolo in Italia sempre ammiravo Maradona che giocava con la maglia del Napoli. Un idolo”.

El Pibe de oro lo aveva voluto ricordare con una foto su Instagram. L’immagine di Bryant come un Angelo e la scritta: “Se ne vanno tutti i migliori. Mi dispiace anche per la figlia e le altre persone morte nell’incidente. Hasta la vista, Leggenda”.

Un amore per ‘Black Mamba’ che Maradona aveva espresso anche il giorno del ritiro del cestista nel 2016.

Bryant è stato anche immortalato più volte sull’isola di Capri. Paeseggi suggestivi che hanno incantato la stella dell’Nba. L’ultima nata, pochi mesi fa, è stata chiamata proprio Capri Kobe, ‘Koko’.

Non sono mancati i tanti messaggi di cordoglio da parte dei giocatori del Napoli, da Koulibaly a Elmas.

E quelli del Napoli Basket, squadra che milita in A2.

“Ed ora sarà una partita perpetua. Non più in un’arena su un parquet, brillerai in cielo”.